L’area archeologica dell’Accesa, a pochi chilometri da Massa Marittima in direzione di Gavorrano, è nota fin dagli anni ’20 del Novecento, quando nella zona furono ritrovate diverse scorie di fusione e alcune tombe. A partire dalla fine degli anni ’20 nei pressi del lago furono effettuati scavi regolari che terminarono con le campagne del 1930 e che, come di consueto in quegli anni, si concentrarono prevalentemente sulle tombe.
Nello stesso tempo si è arricchito anche il patrimonio del Museo Archeologico di Massa Marittima, che infatti ha subito negli anni nuovi allestimenti, fino al più recente nel 1994, al quale risale l’attuale esposizione dei reperti delle aree A e B dell’insediamento dell’Accesa.
L’importanza scientifica dell’area dell’Accesa e tale per cui il Comune di Massa Marittima in collaborazione con l’Università di Firenze, l’Amministrazione Provinciale di Grosseto, la Regione Toscana, la Comunità Montana ‘Colline Metallifere‘, la Soprintendenza Archeologica per la Toscana e l’Unione Europea e con il contributo finanziario ancora della Comunità Montana e dell’Unione Europea, ha varato il progetto relativo al Parco Archeologico dell’Accesa, che è stato inaugurato alla fine di giugno del 2001 con sentieristica e pannellistica studiata allo scopo.
La visita al Parco è strettamente connessa con la visita al Museo Archeologico di Massa Marittima, dove si espongono i reperti provenienti da quell’area.